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Candelo San
Lorenzo (BI) |
pagine a cura di |
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organo dei
Successori Bianchi del 1903 |
Eventi
data |
manifestazione |
“attori” |
promotori |
domenica 28 dicembre 2014 |
Concerto di Natale |
CandeloInCoro di Candelo |
Circolo San Lorenzo |
domenica 28 settembre 2014, |
Incontro Corale |
Coro "Paulico Mossa" di
Bonorva (Sassari) |
Circolo San Lorenzo |
domenica 29 dicembre 2013, |
Concerto di Natale |
CandeloInCoro di Candelo |
Circolo San Lorenzo |
giovedì 20 giugno 2013, |
Apericena organistico |
Alberto Galazzo e |
Circolo San Lorenzo |
sabato 17 novembre 2012, |
“… e cerca di non essere ingelice” –
omaggio a Mozart |
Candelo in Coro |
Candelo in Coro |
venerdì 8 settembre 1995 |
Viaggio nell’arte organaria del
Piemonte |
Bernard Brauchli, clavicembalo |
UNPLI-Unione Nazionale Pro Loco |
Documenti
e commenti
L’organo
Successori Bianchi 1903 di Candelo San Lorenzo
Alberto Galazzo, 15 marzo 2012
Nella
Chiesa di S. Lorenzo di Candelo viene collocato un organo nel 1780, frutto
della collaborazione di Giuseppe Ramasco Fagnani e Giuseppe Maria Ragozzi. Il primo
si occupa principalmente della parte fonica, il secondo della trasmissione e
della manticeria. Il contratto è custodito nell’archivio della parrocchia.
Nel
1833 tale strumento viene trasferito da Amedeo Ramasco alla Chiesa parrocchiale
di S. Giuseppe a Biella Favaro (e ancora oggi esistente) per far posto a un
organo che Amedeo Ramasco colloca con Giovanni Bruna, l’ultimo attribuito a
quest’ultimo organaro che muore dopo pochi mesi. Tale strumento viene
collaudato da Carlo Prola il 5 marzo del 1835.
Nel
frattempo, nel 1826, la cantoria viene dipinta da Carlo Bazzi, con preziosi
pannelli raffiguranti strumenti musicali.
Nel
1903 si affida la costruzione di un grande organo a due corpi ai Successori
Bianchi di Novi Ligure. Il collaudo (7 giugno) è del maestro della Cattedrale
di Biella, Giuseppe Gurgo Salice.
Pur
essendo uno strumento meccanico ancora tipicamente ispirato alla tradizione
(con tanto di ha due tastiere, di pedaliera di 12 suoni reali, di tipici
accessori ottocenteschi quali Banda Turca, Rollante, ecc.), dalla collocazione
in poi, l’organo non subisce interventi di rilievo.
Questa
la disposizione dei registri.
Grand’Organo Organo
Eco
Principale bassi 16 piedi Principale
bassi (8’)
Principale soprani 16 piedi Principale
soprani (8’)
Principale nei bassi (8’) Ottava
bassi
Principale nei soprani (8’) Ottava
soprani
Ottava bassi Quinta
decima
Ottava soprani Ripieno
(XIX, XXII)
Quinta decima Voce
Umana
Ripieno (XIX, XXII, XXVI, XXIX) Fagotto
oboe (4’ b.)
Voce umana Oboe
(8’ s.)
Corni di tuba dolce nei soprani (16’) Bordone
bassi (8’)
Fagotto nei bassi (8’) Bordone
soprani (8’)
Tromba nei soprani (8’) Violino
1.o (8’)
Clarone nei bassi (4’) Violino
2.o (8’)
Trombone in 16 piedi nei soprani Violino
3.o (8’)
Corno inglese (16’ s.) Viola
nei bassi (8’)
Viola bassi (4’)
Flauto traversiere soprani (8’) Pedale
Flauto in ottava (4’ b.) Contrabassi
con rinf. (16’ + 8’)
Flauto in ottava nei soprani (4’) Bassi
armonici (8’)
Ottavino soprani (2’) Tromboni
(8’)
Campanelli Timballi
(a 2 canne)
Negli ultimi anni lo strumento ha
subito un progressivo degrado che lo ha reso completamente inutilizzabile.
I problemi sono essenzialmente
imputabili alla distribuzione dell’aria e alla trasmissione inefficiente, in
seguito al seccarsi delle pelli del somiere e dei ventilabri e alla criticità
in cui versano i somieri stessi.
Inoltre il tarlo ha minato
pesantemente le parti lignee, ragion per cui anche le canne metalliche, non più
rette correttamente dal crivello, rischiano di cadere all’interno dei due corpi
d’organo.
I
promotori del restauro e le Associazioni che hanno aderito
work in progress
ultimo aggiornamento di
questa pagina:: lunedì 12 gennaio 2015